MICROCRIMINALITA' E DISTURBI DEI GIOVANI, UNO STUDIO CON COMUNE, PREFETTO ED UNIVERSITA'
Casteggio ed il distretto sanitario di cui è capofila appoggerà uno
studio sulle forme di devianza giovanile, come ad esempio la
microcriminalità. Partendo da un dato di fatto, fornito dall'Agenzia
della Tutela della Salute di Pavia (in pratica l'ASL): dal contesto
territoriale della nostra provincia emerge che il rapporto tra i minori
denunciati e la popolazione complessiva degli adolescenti (14-18 anni) è
maggiore rispetto a quello di tutte le altre province lombarde. Assieme
a quello di Casteggio, di cui fanno parte 28 Comuni, hanno aderito a
questo studio pure i distretti sanitari di Pavia, Vigevano, Broni ed
altri: <<Su iniziativa dell'Ats si intende approntare un progetto
di ricerca e studio analitico suo fenomeno della devianza minorile per
definirne i contorni e approfondire l'evoluzione delle tendenze
demografiche, economiche e sociali- si legge nella delibera della giunta
comunale con cui si approva l'adesione al protocollo d'intesa -La
conoscenza dei fenomeno costituisce un presupposto indispensabile per
orientare correttamente le politiche istituzionaliche non sono legate
esclusivamente a questioni di sicurezza sociale in senso stretto,ma
anche per contrastare la marginalità della popolazione infantile e
giovanile>>. Per combattere la microcriminalità che, purtroppo, è
sempre più diffusa, si parte dalla radice: <<È stata predisposta
una banca dati per la raccolta di informazioni per monitorare le
situazioni di devianza e criminalità in carico agli enti territoriali-
viene spiegato nell'atto amministrativo -I dati saranno presi in esame
collaborando con l'Università di Pavia all'interno di una cabina di
regia stabile per la progettazione partecipata e per lo sviluppo di
politiche di prevenzione>>. Nel protocollo d'intesa sono coinvolti
anche Prefettura, Questura, e Centro Giustizia Minorile.