giovedì 10 novembre 2016

UN AVVOCATO PER IL COMUNE CONTRO IL MAXI RISARCIMENTO

Affidato l'incarico ad un legale affinché segua la procedura di costituzione in giudizio avviata dal Comune, per contrastare il ricorso presentato da un dipendente municipale presso il Tribunale di Pavia -  Giudice del Lavoro. Il dipendente in questione, che tutt'ora fa parte dell'organico comunale, ha chiesto al Tribunale di accertare e dichiarare l'illegittimo demansionamento del datore di lavoro: temporaneamente era stato adibito a mansioni inferiori rispetto al livello di inquadramento lavorativo che occupa, ragion per cui chiede che il Comune venga condannato a corrispondere una somma di 98mila384 euro a titolo di risarcimento. Il responsabile del servizio Amministrazione Generale ha affidato l'incarico ad un avvocato di Pavia, il quale ha avanzato un preventivo di spesa di 7mila euro per la gestione dell'intero procedimento: preparerà un'opposizione giudiziale al ricorso onde scongiurare le conseguenze dell'eventuale soccobenza in giudizio, dato che il riconoscimento dei diritti economici vantati dal ricorrente comporterebbe un ingente esborso cui l'ente dovrebbe far fronte con risorse di bilancio non attualmente reperibili. Da qui l'esigenza di costituirsi in giudizio affidandosi ad un avvocato di comprovata esperienza che possa preparare un'adeguata difesa dell'ente, nonché pervenire ad un livello di conoscenza dei fatti idoneo a porre in atto i provvedimenti necessari a tutela degli interessi e dei diritti del Comune. Risulta necessario verificare, tramite il legale incaricato, le mansioni assegnate nel tempo al dipendente in oggetto, in relazione alla categoria di appartenenza ed ai compiti previsti in quest'ultima. L'udienza in Tribunale era stata fissata per la metà di questo mese. Sotto Sandra e Raimondo 
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