UN AVVOCATO PER IL COMUNE CONTRO IL MAXI RISARCIMENTO
Affidato
l'incarico ad un legale affinché segua la procedura di costituzione in
giudizio avviata dal Comune, per contrastare il ricorso presentato da un
dipendente municipale presso il Tribunale di Pavia - Giudice del
Lavoro. Il dipendente in questione, che tutt'ora fa parte dell'organico
comunale, ha chiesto al Tribunale di accertare e dichiarare
l'illegittimo demansionamento del datore di lavoro: temporaneamente era
stato adibito a mansioni inferiori rispetto al livello di inquadramento
lavorativo che occupa, ragion per cui chiede che il Comune venga
condannato a corrispondere una somma di 98mila384 euro a titolo di
risarcimento. Il responsabile del servizio Amministrazione Generale ha
affidato l'incarico ad un avvocato di Pavia, il quale ha avanzato un
preventivo di spesa di 7mila euro per la gestione dell'intero
procedimento: preparerà un'opposizione giudiziale al ricorso onde
scongiurare le conseguenze dell'eventuale soccobenza in giudizio, dato
che il riconoscimento dei diritti economici vantati dal ricorrente
comporterebbe un ingente esborso cui l'ente dovrebbe far fronte con
risorse di bilancio non attualmente reperibili. Da qui l'esigenza di
costituirsi in giudizio affidandosi ad un avvocato di comprovata
esperienza che possa preparare un'adeguata difesa dell'ente, nonché
pervenire ad un livello di conoscenza dei fatti idoneo a porre in atto i
provvedimenti necessari a tutela degli interessi e dei diritti del
Comune. Risulta necessario verificare, tramite il legale incaricato, le
mansioni assegnate nel tempo al dipendente in oggetto, in relazione alla
categoria di appartenenza ed ai compiti previsti in quest'ultima.
L'udienza in Tribunale era stata fissata per la metà di questo mese. Sotto Sandra e Raimondo