PICCIONI, MULTA SINO A 500 EURO A CHI DÀ LORO DA MANGIARE. MULTE CE NE SONO GIÀ A STATE
È proprio di questi giorni la
notizia che una signora residente al Pistornile ha fatto un mese e mezzo
di ospedale a seguito di infezione contratta dalla vicinanza ai piccioni,
che hanno nidificato vicino a casa sua (in via Sforza Visconti, clicca qui per vedere il pezzo dove
si parla di questo episodio). Ma la presenza di tanti piccioni è stata
segnalata anche in altre in zone del territorio comunale: a questo proposito è
in vigore un'ordinanza del sindaco che punisce chi ne favorisce la
proliferazione. Si rischia una multa che va da un minimo di 25 euro
ad un massimo di 500: vietato somministrare cibo o alimenti ai piccioni,
presenti allo stato libero su tutto il territorio comunale, al fine di
impedirne il proliferare, con espresso divieto di gettare sul suolo pubblico
granaglie, scarti ed avanzi alimentari. Anche scuotere dal balcone la tovaglia
dopo pranzo oppure la cena è da evitare, finiscono in strada avanzi dei pasti e
poi puntualmente arrivano piccioni o anche topi. Per caso, ma che
costituiscono una delle cause di un problema molto sentito: <<La presenza
di piccioni sul territorio cittadini ha assunto proporzioni tali d costituire
un serio rischio di natura igienico- sanitaria per il possibile pericolo di
trasmissione all’uomo di malattie infettive e parassitarie,per il pericolo di
danno a carico di edifici pubblici e privati, nonchè problemi di decoro urbano
in relazione ad insudiciamenti di balconi e marciapiedi- si legge
nell’ordinanza firmata dal sindaco Lorenzo Callegari e che i vigili urbani sono
chiamati a far osservare -Va considerato il grave pregiudizio e degrado che la
crescente massa di deiezioni reca all’ambiente urbano ed alla città, con costi
gravosi per le operazioni di pulizia, manutenzione, restauro di edifici
pubblici e privati>>. L’ordinanza si rivolge anche ai proprietari degli
edifici situati nell’ambito urbani ed agli amministratori condominiali, che
sono stati invitati <<ad installare ove necessario appositi dissuasori su
davanzali, cornicioni e canali di gronda, al fine di impedire lo stazionamento
dei volatili. Mettere griglie o reti a tutti gli accessi attraverso i quali i
piccioni possano introdursi. Provvedere al risanamento ed alla pulitura
periodica dei locali e degli anfratti ove i piccioni abbiano nidificato e
depositato guano. Mantenere puliti, rimuovendo anche le carcasse dei volatili
morti, le aree pubbliche e private sottostanti i fabbricati di loro
competenza>>. Durante i loro controlli i vigili urbani avevano sanzionato
una signora che, in diversi punti di Casteggio ed in particolar modo
nella zona alta del paese, aveva abbandonato ciotole contenenti cibo ed acqua
per gatti e cani: si erano trasformati in un ricettacolo per animali randagi ma
anche di piccioni, ratti ed insetti.