lunedì 19 settembre 2016

PICCIONI, MULTA SINO A 500 EURO A CHI DÀ LORO DA MANGIARE. MULTE CE NE SONO GIÀ A STATE


È proprio di questi giorni la notizia che una signora residente al Pistornile  ha fatto un mese e mezzo di ospedale a seguito di infezione contratta dalla vicinanza ai piccioni,  che hanno nidificato vicino a casa sua (in via Sforza Visconti,  clicca qui per vedere il pezzo dove si parla di questo episodio). Ma la presenza di tanti piccioni è stata segnalata anche in altre in zone del territorio comunale: a questo proposito è in vigore un'ordinanza del sindaco che punisce chi ne favorisce la proliferazione.  Si rischia una multa  che va da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500: vietato somministrare cibo o alimenti ai piccioni, presenti allo stato libero su tutto il territorio comunale, al fine di impedirne il proliferare, con espresso divieto di gettare sul suolo pubblico granaglie, scarti ed avanzi alimentari. Anche scuotere dal balcone la tovaglia dopo pranzo oppure la cena è da evitare, finiscono in strada avanzi dei pasti e poi puntualmente arrivano piccioni o anche topi.  Per  caso, ma che costituiscono una delle cause di un problema molto sentito: <<La presenza di piccioni sul territorio cittadini ha assunto proporzioni tali d costituire un serio rischio di natura igienico- sanitaria per il possibile pericolo di trasmissione all’uomo di malattie infettive e parassitarie,per il pericolo di danno a carico di edifici pubblici e privati, nonchè problemi di decoro urbano in relazione ad insudiciamenti di balconi e marciapiedi- si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco Lorenzo Callegari e che i vigili urbani sono chiamati a far osservare -Va considerato il grave pregiudizio e degrado che la crescente massa di deiezioni reca all’ambiente urbano ed alla città, con costi gravosi per le operazioni di pulizia, manutenzione, restauro di edifici pubblici e privati>>. L’ordinanza si rivolge anche ai proprietari degli edifici situati nell’ambito urbani ed agli amministratori condominiali, che sono stati invitati <<ad installare ove necessario appositi dissuasori su davanzali, cornicioni e canali di gronda, al fine di impedire lo stazionamento dei volatili. Mettere griglie o reti a tutti gli accessi attraverso i quali i piccioni possano introdursi. Provvedere al risanamento ed alla pulitura periodica dei locali e degli anfratti ove i piccioni abbiano nidificato e depositato guano. Mantenere puliti, rimuovendo anche le carcasse dei volatili morti, le aree pubbliche e private sottostanti i fabbricati di loro competenza>>. Durante i loro controlli i vigili urbani avevano sanzionato una signora che,  in diversi punti di Casteggio ed in particolar modo nella zona alta del paese, aveva abbandonato ciotole contenenti cibo ed acqua per gatti e cani: si erano trasformati in un ricettacolo per animali randagi ma anche di piccioni, ratti ed insetti.